Gnatologia.

Studio di gnatologia a Brescia per il trattamento delle patologie legate all’articolazione temporo-mandibolare.

Il dott. Gianluigi Lodetti, esperto in gnatologia, si prende cura dell’articolazione temporo-mandibolare dei suoi pazienti. L’obiettivo è ripristinare il corretto equilibrio dell’ATM (mandibola, mascella, lingua e denti) e curare le patologie a carico degli organi responsabili della masticazione e delle sue relative funzioni come fonazione, deglutizione e postura.

Quando rivolgersi a un gnatologo?

Se soffri di uno dei seguenti sintomi è consigliato rivolgersi ad uno specialista di fiducia e sottoporsi ad una visita gnatologica:

  • Rumori e dolori durante l’apertura e la chiusura della mandibola
  • Bruxismo, digrignamento dei denti
  • Clenching, serramento della mandibola
  • Acufene o ronzii alle orecchie
  • Emicranie e cefalee muscolo tensive
  • Dolori cervicali e ai muscoli del viso e del collo”
  • Nevralgie del trigemino
  • Mal di schiena o dolore alle gambe
Una paziente dello studio di gnatologia Lodetti durante la valutazione della funzionalità articolare della mandibola.
Paziente che lamenta dolore alla mandibola.

La visita gnatologica.

Presso il nostro studio dentistico effettuiamo visite gnatologiche per valutare la funzionalità articolare e l’eventuale presenza di correlazioni tra i sintomi del paziente e la malocclusione.

Durante la visita il dott. Gianluigi Lodetti, specialista in gnatologia, sottopone il paziente ad alcuni esami strumentali fondamentali per una corretta valutazione diagnostica:

  • Axiografia: analisi indolore che permette di valutare i movimenti condilari in casi di sospette disfunzioni cranio-facciali

  • Elettromiografia: strumento in grado di registrare l’attività dei muscoli deputati alla masticazione, il loro sincronismo, le eventuali asimmetrie, ipo o iperfunzioni. È un esame fondamentale per stabilire lo stato di salute dei muscoli e dei nervi periferici che controllano questi ultimi e per valutare se il paziente necessita di Bite gnatologico.

Paziente sottoposto a elletromiografia durante la visita gnatologica.

Gnatologia posturale.

La gnatologia posturale analizza l’apparato di masticazione in relazione al resto del corpo. L’occlusione dentale infatti svolge un ruolo importante sulla postura del corpo. La postura, cioè la posizione che il corpo assume per contrastare tali forze, richiede un costante adattamento.

Alla luce delle più recenti acquisizioni sembra accertato che una malocclusione possa effettivamente ripercuotersi in senso “discendente” sull’atteggiamento posturale. Per eliminare tali interferenze nasce il Bite, che bilancia l’occlusione, riequilibra la postura, ripristina la coordinazione motoria migliorando l’efficienza e il rendimento.

Bite sportivo.

Il Bite sportivo è un dispositivo intraorale utilizzato dagli atleti che funge da cuscinetto tra le arcate dentarie in grado di apportare benefici alla prestazione sportiva. È studiato in modo da eliminare le forze dentali generate dalle contratture muscolari che consumano energia senza produrre lavoro utile. In tal modo tutti i muscoli del corpo lavorano in modo equilibrato e sinergico cooperando fra loro per rendere più brillante la prestazione sportiva.

A seconda delle esigenze sportive richieste lo Studio Dentistico Lodetti è in grado di studiare la tipologia di approccio più adatta.

Immagine di un bite sportivo personalizzato per gli atleti.

La tecnica di Sato.

Il dott. Gianluigi Lodetti si avvale della tecnica ortodontica del Prof. Sadao Sato che si basa sul controllo del piano occlusale e consente di Tale tecnica consente di:

  • Ridurre i tempi di trattamento per malocclusioni complesse;
  • Ridurre il ricorso alle estrazioni dei denti premolari e alla chirurgia ortognatica;
  • Trattare le malocclusioni in pazienti con problemi disfunzionali, muscolari o all’articolazione temporo-mandibolare;
  • Trattare il bruxismo.

Si applica un apparecchio fisso multibrackets per le due arcate e viene impiegato il MEAW, arco modellato con “scarpette”, posizionato in corrispondenza degli spazi interdentali da incisivo laterale/canino fino allo spazio tra primo e secondo molare. Con il ricorso ad elastici intermascellari corti, si sfrutta l’azione propriocettiva di cuspidi e fosse delle due arcate dentali per guidare la mandibola ad acquisire la corretta posizione nello spazio, correggendo cosi le deviazioni in lateralità e gli scivolamenti in avanti o indietro.

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